Immersioni nelle opere d’arte simboliche
Al pari della natura, anche l’arte, nelle sue varie manifestazioni e generi, può aiutare ad accorgerci che “le cose esistono” e a coglierne l’unicità e la vocazione.
Quando un’opera è davvero simbolica le cose, da materiale di consumo, diventano materiale per l’immaginazione e permettono di vivere anche in chi le contempla – con uno sguardo altrettanto diffuso e percettivo – l’esperienza intima vissuta dall’artista. Guardare con gli occhi dell’anima significa acquisire lo sguardo intimo, diffuso e paziente con il quale artisti e poeti guardano all’esistenza, ovvero fare quell’esperienza estetica del mondo che genera la loro opera.
Il lavoro proposto nelle esperienze di pedagogia immaginale consiste nel sostare su alcune opere d’arte simboliche (di qualunque genere), scelte per affinità a un tema di particolare interesse (ad esempio, nell’ambito di questo sito: l’orientamento, la leadership, il lavoro di gruppo e il rapporto tra uomo e natura).
La consegna è quella di rispettare tre semplici indicazioni: fedeltà all’opera, estroflessione e assenza di giudizio. Le tre indicazioni, messe a punto dall’Istituto di Ricerche Immaginali e Simboliche (IRIS) di Milano sotto il nome di Pedagogia immaginale, aiutano a restare sulle immagini nella loro complessità, anziché depredare l’opera di facili risposte e giudizi affrettati nell’ordine del giusto e dello sbagliato, del bene e del male.