Spesso quando raccontavo dei miei viaggi in Africa, soprattutto le prime volte, le persone qui in Italia mi chiedevano “se andavo giù per aiutarli”. All’inizio rispondevo di sì, anche per non allungare il discorso,, ma molto presto mi sono reso conto che l’impressione che davo dell’esperienza che facevo fosse molto molto ingiusta e sminuita e che quel pizzico di curiosità e interesse andassero in qualche modo premiati.  Così ho iniziato a rispondere che in verità “erano loro ad aiutare me più di quanto io aiutassi loro”.

Anche se all’inizio la risposta poteva suonare originale e difficile da credere, col tempo le persone hanno iniziato a credere che fosse realmente così.

Qualsiasi esperienza e strumento tra quelli che ho cercato di definire all’interno di queste pagine può portare a cambiamenti significativi e sostanziali all’interno della tua vita.

Non lasciarti convincere da quella vocina che dice “fagli un’offerta ma non sollevare quel velo” dietro cui nascondi le tue paure e le tue false certezze. Se hai sentito anche solo per un attimo il desiderio di aiutare qualcuno guardando il video, quel qualcuno sei tu. L’Africa ha molto da offrire in questo.

Non sono né l’elemosina né la solidarietà a muovere e sostenere questo progetto, ma lo scambio alla pari di culture, esperienze, modi di vivere e di vedere la vita con fiducia. Se c’è qualcosa che ho imparato in Africa, sulla pelle, è a sorridere davanti alle incertezze. E soprattutto a ballare.

Soltanto sperimentando e beneficiando tu stesso dell’efficacia degli strumenti e le esperienze proposti all’interno di queste pagine, potrai sostenere significativamente anche i diversi progetti ancora in essere all’interno del Centro Agbemo e della Casa delle culture animiste.

Nel centro “Agbemo, la via della vita” si promuove in particolare il reinserimento sociale di giovani diseredati in un contesto generale di salvaguardia della cultura locale e del Togo in particolare. È un’occasione per dare ai ragazzi togolesi gli strumenti per imparare a gestire un’attività, per fornire loro una preparazione di tipo turistico e per aprire le loro vite all’incontro con altre culture. Sarà anche un’occasione per far acquisire loro delle competenze che permettano di avere un futuro migliore, pur rimanendo nella propria terra d’origine.

In collaborazione con il Centro “Agbemò – La via della vita”, anche la Casa delle culture animiste vuole supportare i giovani nel loro inserimento nel tessuto sociale e lavorativo, aiutandoli a trovare la propria strada in una realtà “adulta” spesso chiusa e afflitta a sua volta da necessità contrapposte. Salvaguardando le culture locali e ancestrali e favorendo il confronto proficuo tra le generazioni, il Centro intende mettere a disposizione dei giovani strumenti e risorse di supporto tali da prevenirne l’emigrazione verso la città (o addirittura verso Paesi esteri).

Il Togo, a differenza di altri stati africani, è uno stato in cui l’acqua non scarseggia, infatti abbiamo la fortuna di avere una vegetazione lussureggiante. Quello che scarseggia davvero è il lavoro, in particolar modo per i giovani. Da molti anni mi occupo di scoraggiare l’emigrazione giovanile verso i paesi dell’Europa, perché penso che il nostro paese abbia tantissimo da offrire: la connessione con la Madre Terra, dei paesaggi splendidi e uno stile di vita sano ed equilibrato.

L’unica cosa che manca sono le opportunità per i giovani di sentirsi appagati e realizzati dal punto di vista lavorativo. Invece, vivendo in Europa, mi sono accorto che, dove non mancano le opportunità lavorative mancano le occasioni di connettersi con il proprio sé, di concedersi una pausa dallo stress quotidiano, di rallentare, di guardarsi dentro e di trovare la pace.