Come Life-coach ad approccio immaginale e simbolico, aiuto tutti coloro che desiderano realizzare obiettivi di abbondanza, realizzazione e felicità nella vita personale, affettiva e professionale. Per via della mia formazione e della mia esperienza lavorativa, sono di particolare supporto a imprenditori e gruppi di lavoro all’interno delle aziende, così come ad artisti e giovani (interiormente si intende) che si stanno orientando nella vita. Ciò non esclude che anche altre persone o gruppi di individui possano beneficiare del mio aiuto. L’anima è una realtà complessa che immagina gli eventi della nostra vita, e può tessere fili e relazioni inattese ma necessarie per la sua evoluzione. Qualunque incontro essa immagini, per quanto inaspettato o imbrobabile, è tuttavia necessario e avviene per un ottimo fine.

L’utilizzo delle immagini simboliche nel mio lavoro è fondamentale, perché è attraverso i simboli e le immagini simboliche che è possibile entrare in contatto con l’essenza profonda dei miei clienti. L’anima, che è l’atto stesso dell’immaginare, parla attraverso immagini e simboli, che sono gli eventi della nostra vita, ed è proprio attraverso i simboli che è possibile dialogare con essa e attirare nella nostra vita eventi propizi di abbondanza, felicità e realizzazione.

Sebbene i termini Anima e Spirito abbiano delle specifiche valenze e significati (a tal fine rimando al meraviglioso saggio di James Hillman, Picchi e Valli, all’interno del libro Saggi sul Puer) posso dire che ci sono delle tappe spirituali (o quantomeno iniziatiche) nella mia esperienza di vita, uno fra tutti il confronto con l’eredità famigliare e il passare dal considerare la famiglia come sfondo individuale (sul quale vedere dolorosamente infranti i propri sogni personali) al vederla come mondo a sé stante e poi anche come portale d’accesso a una realtà più profonda, primordiale, atavica: appunto il mondo dell’anima, degli antenati, delle radici.

Malgrado fosse del tutto inusuale all’interno della mia famiglia, ho potuto assecondare la mia indole da “studioso” e approfondire attraverso gli studi ciò che mi appassionava: a livello razionale la musica e la letteratura, a livello profondo la comunicazione e lo scambio interculturale (complice sicuramente quel “burlone” di Hermes). Il percorso universitario è infatti costellato di esperienze concluse a cavallo tra l’Italia e altri Paesi esteri (dell’Est): lingue e letterature straniere a Bergamo, terminata con Erasmus a Tartu, in Estonia, dove ho scritto la tesi di laurea sulla scuola semiotica di Tartu-Mosca; marketing e comunicazione a Milano, conclusa a Mosca, in Russia, dove mi sono occupato di promuovere la cooperazione tra aziende italiane in Russia attraverso l’agenzia Promos della Camera di Commercio di Milano).

A questo interesse per l’Est geografico è corrisposta un’analoga attrazione per l’Est spirituale, con esplorazioni significative nel pensiero dei grandi scrittori russi – in particolare, gli inferi di Dostoevskij e il realismo magico di Gogol’ e di Bulgakov. Le “fughe” personali ed esistenziali dell’ultimo Tolstoj mi hanno infine condotto alle ricerche spirituali condotte da Georg Ivanovich Gurdjeff nei territori ad Est della Russia.

Conclusi gli studi universitari, ho lavorato per dieci anni nell’azienda di famiglia, occupandomi di programmazione della produzione e della logistica, di sicurezza e, nei primi anni, del reparto marketing, contribuendo all’ampliamento dell’azienda e alla scoperta della sua identità di marca. Nel frattempo ho coltivato le mie grandi passioni artistiche: la musica e il teatro. Una delusione sentimentale mi ha portato ad approfondire i temi della seduzione e da lì sono giunto alla PNL e alla psicologia, con un fantastico percorso di terapia a indirizzo cognitivo-comportamentale, come paziente, durato 7 anni.

In quello stesso periodo, i Tarocchi e la Psicomagia di Alejandro Jodorowsky mi hanno catturato e portato letteralmente in un altro universo. Ho iniziato a interessarmi di simboli e rituali sciamanici finché, un bel giorno, su Facebook, non mi sono imbattuto nella promozione del Master in Culture Simboliche organizzato dall’università di Milano Bicocca. Grazie a questa esperienza, a cui mi sono iscritto all’istante, ho appreso i mondi simbolici di Carl Gustav Jung, Gilbert Durand e James Hillman, oltre che di molte tradizioni simboliche sparse nel mondo. In questa sede ho appreso, attraverso il “metodo immaginale” (e pazienti accostamenti ad opere d’arte simboliche), ad entrare in un vivo e profondo contatto con l’immagine simbolica, considerandola una manifestazione di uno spirito, di una divinità (ciò che nella psicologia del profondo viene detta “immagine archetipica”). 

Nel frattempo, altrettanto casualmente, in Italia ho conosciuto Calixte, uno sciamano del Togo, con il quale ho intrapreso un percorso spirituale che dura tuttora dopo 7 lunghi anni.

A fine 2020 lascio l’azienda famigliare, ormai cresciuta e solida nella propria identità di marca, nelle mani dei tre fratelli, e ho diretto l’attenzione verso ciò che stimola di più il mio interesse: il mondo della non terapia estetica, della cura dell’anima attraverso i simboli e il sacro. Per professionalizzare le esperienze simboliche acquisite, tra il 2020 e il 2022 frequento e concludo i percorsi di formazione in Life Coaching Immaginale, Ikigai Mentoring, Shinrin Yoku (bagni di foresta) e Yoga Sciamanico presso la italo-svizzera Imaginal Academy. Grazie a questi percorsi ho potuto comprendere meglio alcune chiavi importanti e comuni alle diverse forme di sciamanesimo presenti nel mondo. 

A inizio 2023, infine, concludo la prima grande tappa del percorso iniziatico nello sciamanesimo africano con un altro viaggio in Africa (il quinto in sette anni) e avvio la mia pratica lavorativa nel campo della relazione d’aiuto, come Life-coach a indirizzo immaginale e simbolico.

Ho voluto chiamare il luogo dove opero “Psicomare”, “il mare dell’anima” (“Psyché” per i greci). Come nel mare si uniscono le acque dei vari fiumi che vi confluiscono, perdendo la loro identità, allo stesso modo, lo psicomare (il mare dell’anima) accoglie e fonde tutte le diverse tradizioni culturali e spirituali in maniera tale che non sia più possibile distinguere le fonti che vi confluiscono e che, dapprima divise, ne diventano parte indivisibile.

In aggiunta, Psicomare è l’anagramma del mio nome e cognome. Mescolare le lettere del proprio nome e cognome in maniera poetica, per trarne nuovi significati, è un modo per me di tradurre, senza tradire completamente, la propria eredità ancestrale e il proprio destino. Il simbolo del mare risveglia in me molti simboli.