Se ti senti disorientato (o frustrato) nelle tue scelte personali, affettive o lavorative, o desideri apportare un cambiamento significativo nella tua vita, o superare un ostacolo che si frappone puntualmente fra te e un obiettivo importante della tua vita, la cosa migliore che tu possa fare è affidare il tuo obiettivo – o il tuo problema – al Sacro e alla Terra. Esiste un mantra bellissimo e molto semplice per fare questo, che puoi pronunciare con l’intenzione di affidare tutto alla Madre Terra: “A te, a te!”. Poi resta nella fede e nell’entusiasmo, certo che qualcosa avverrà nel momento giusto e inaspettato.

Nella visione sciamanica e animista, tutto ciò che accade nella vita accade per un’ottimo fine, che è quello di recuperare il legame con l’aspetto sacro e invisibile dell’esistenza. Ogni problema, ostacolo tra noi e i nostri obiettivi più grandi (primo fra tutti quello di non avere grandi obiettivi che ci fanno sognare ad occhi aperto e alzare entusiasti dal letto la mattina) è in realtà una chiamata dell’Anima, la sfera più sacra dentro di noi, che ci chiama verso la nostra realizzazione e felicità.

Questa condizione di felicità può realizzarsi pienamente soltanto se co-creiamo la realtà con l’invisibile, con l’Anima e con gli Dei. Per questo, nella visione sciamanica, lo sciamano stesso non opera mai in prima persona, non compie sforzi personali per raggiungere i suoi obiettivi, ma affida il compito agli Dei e agli spiriti, che agiscono e realizzano l’obiettivo per lui (e lo stesso possono fare i suoi clienti). Soltanto l’Anima conosce davvero ciò che ci rende felice e possiede naturalmente gli strumenti per realizzarlo. Ciò che possiamo fare è smettere di sforzarci per realizzare i nostri obiettivi e affidarne la realizzazione al Divino, per mezzo di un rituale sciamanico.

Quello che ti ho illustrato più sopra (“A te, a te!”) è un piccolo rituale, il più semplice, che puoi fare fin da subito, con intento puro e sincero. Presto ne percepirai i cambiamenti, se ti metti in ascolto con fede nel risultato. È anche uno strumento per mostrarti come può cambiare la tua prospettiva grazie ad un percorso, o già solo un incontro, di Life-Coaching ad approccio immaginale.

La visione immaginale unisce tradizioni accomunate dall’interesse per l’Anima: fondata sulla psicologia archetipica e alchemica di James Hillman (per il quale l’Anima è l’atto stesso dell’immaginare) essa consente di inglobare tradizioni spirituali esoteriche come l’animismo africano, lo sciamanesimo siberiano, l’induismo e il buddismo zen giapponese, che da millenni aiutano le persone a prendersi cura dell’anima con un approccio estetico e non terapeutico.

L’incontro o gli incontri avvengono secondo modalità diverse in funzione dell’obiettivo o del problema che ti attraversa. Tutti gli strumenti adottati mirano, in ogni caso, a riprendere contatto con la dimensione del sacro all’interno dell’esistenza, proprio grazie all’obiettivo o al problema che ti attraversa in quel momento. A cominciare da lì si avvia un processo nel quale si inizia a co-creare insieme al Divino per realizzare qualsiasi obiettivo in assenza di sforzo.

Nel corso di numerosi viaggi ed esperienze iniziatiche, ho appreso direttamente in Africa alcuni strumenti e tecniche oracolari che oggi posso mettere a disposizione di chi si rivolge a me per un consulto di Life-coaching (ho scritto qualcosa a riguardo in alcuni articoli). Il contributo della tradizione animista africana e della psicologia archetipica garantiscono che il lavoro sia compiuto secondo i dettami dell’Anima profonda.

Tutto questo ha due vantaggi non indifferenti: il primo – che l’Anima, gli Dèi a cui ci si rivolge durante il consulto, conoscono quale sia la realizzazione profonda più dell’individuo; il secondo – che la realizzazione dell’obiettivo profondo dell’anima avviene senza alcuno sforzo personale. Tutto ciò che bisogna compiere è il sacrificio iniziale: un’offerta al divino, al sacro (da qui il termine “sacrum facere”). Il resto si realizza da sé, naturalmente, senza più bisogno di sforzo personale.

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