LA TUA VITA COME UNA COMMEDIA:

Cosa possono rivelare di te i pianeti, Shakespeare e gli Archetipi

Traduco un’intervista a Laurence Hillman e Richard Olivier sull’utilizzo degli archetipi psicologici (e astrologici) nell’addestramento teatrale e motivazionale (seminari sulla leadership).

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Utilizzando gli archetipi come filo rosso, Laurence Hillman e Richard Olivier combinano l’astrologia dei pianeti con le lezioni di Shakespeare per aiutare le persone a comprendere e dirigere la propria vita (personale e professionale, ndr).

Omega: Come definisci gli archetipi?

Laurence: Gli archetipi sono modelli universali. Sono i modi consueti attraverso cui le tutti gli esseri umani fanno esperienza delle cose. Gli Archetipi sono espressi in forma diversa in culture diverse, ma queste diverse rappresentazioni fanno tutte riferimento ai modelli sottostanti che sono riconoscibili in ciascun individuo.

Omega: Laurence, come applichi gli archetipi all’astrologia e al tuo lavoro?

Laurence: La chiamo astrologia archetipica, e fondamentalmente significa che i pianeti sono rappresentazioni di 10 archetipi universali. Per me leggere la carta natale di qualcuno è come assistere a uno spettacolo teatrale. C’è sempre un dramma in corso nel cielo, e io uso quella come la metafora principale. La costellazione particolare al momento della tua nascita ha un certo cast di attori che poi svolgono il loro dramma sul palcoscenico interiore della tua vita.

Omega: Richard, potresti spiegarci il ruolo degli archetipi nel tuo lavoro sulla leadership?

Richard: Uso gli archetipi (nascosti nei drammi di Shakespeare) per allenare i leader. (Per esempio, in Enrico V, nel prologo, si parla di Marte, l’archetipo del guerriero.) Questi archetipi diventano una scorciatoia utile per identificare i diversi stili di leadership adottati dalle persone. Da questa prospettiva comportamentale posso osservare come le persone si esprimono in situazioni diverse. Noi puntiamo a creare l’abilità necessaria a portare al centro del palcoscenico un personaggio diverso quando opportuno, per far fronte a qualsiasi situazione viva e corrente. La maggior parte delle persone opera da una singola prospettiva archetipica e può a malapena passare a un’altra o ad altre due. Il nostro obiettivo è rendere i leader in grado di accedere coscientemente a tutti i 10 archetipi.

Omega: Come capiamo quali archetipi usiamo di più?

Laurence: un modo di farlo è analizzare il tuo tema natale astrologico e usarlo come una guida. In assenza di esso, abbiamo sviluppato un mazzo di carte (e da poco anche un questionario online gratuito, in inglese, ndr) che le persone possono usare per e auto-valutarsi. Scorrendo semplicemente le carte (o le domande, ndr), le persone possono identificare quali archetipi usano ogni giorno e quali non usano mai.

Richard: Ora abbiamo anche sviluppato una serie di gesti e frasi per ciascun archetipo. Facciamo in modo che le persone ripetano ciascuno di questi gesti e le loro rispettive frasi e, nell’arco di circa 3 minuti, acquisiscano la sensazione di quali archetipi corrispondono loro o meno.

Omega: come si fa a cambiare il proprio archetipo in tempo reale, ad esempio in una situazione dove uno si rende conto che ha bisogno di essere un guerriero, ma non è così a proprio agio con quell’archetipo?

Richard: Le persone hanno bisogno di fare pratica prima. Eseguiamo una serie di esercizi che aiutino le persone a farlo. Facciamo finta che tu voglia avere più accesso a Marte, l’archetipo guerriero. Fai dei movimenti per riscaldarti – magari qualche mossa di karate e qualche pugno nell’aria – per abitare e mettere in campo quell’energia. Da quel luogo, ti alleniamo a intraprendere una conversazione avvincente, nella quale ti invitiamo ad accedere e continuare a trovare quell’energia nel corpo e nella voce, cosicché tu possa trasferirla più tardi in situazioni di vita reali. Consideriamo tutto questo come un esercizio di recitazione teatrale, in cui si impara a entrare nel personaggio. Abbiamo anche sviluppato quello che chiamiamo un allenamento d’impatto, e che usa un esercizio chiamato costellazione sistemica. Mettiamo in scena una situazione dove altre persone rappresentano sia le tue parti interiori sia le sfide esterne. Le montiamo sul palcoscenico (come scene di uno spettacolo, ndr) e lavoriamo sullo scenario in quel modo. È incredibile vedere come ciascuno inizia a impersonare i propri ruoli in modalità appropriate!

Omega: puoi darmi un esempio?

Richard: Lavoriamo spesso con persone in transito verso un nuovo lavoro, un nuovo progetto, nuovi ruoli dirigenziali, etc., e ciò che riscontriamo quasi come verità universale è che ciò che li ha portati dove sono non li porterà dove hanno bisogno di andare. Se uno si è guadagnata i posti più alti con uno stile manageriale aggressivo, assertivo, guerriero, e improvvisamente viene promosso a, non so, un ruolo vicepresidenziale, dove ha bisogno di intavolare trattative con diversi tipi di stakeholders, probabilmente non avrà grandi qualità da archetipo nutrice – quello più incline ad ascoltare e stimolare intenzionalmente opinioni diverse. Nella costellazione, faremo in modo che egli negozi con il proprio guerriero e la propria nutrice interiori. Partiremo col convincere il guerriero a prendere una pausa e farsi da parte.

Laurence: Siccome gli archetipi si abituano a noi quando li utilizziamo nella stessa maniera, ci abituiamo anche noi a usare un particolare archetipo per ottenere quello che vogliamo ottenere. Quindi c’è quasi sempre bisogno di, come dire, decodificare e scorporare l’eccessiva identificazione con un modello archetipico prima che tu possa apprendere efficacemente un modello diverso o integrare veramente un nuovo carattere archetipico nel tuo palcoscenico interiore.

Omega: Laurence, come utilizzi questo metodo con le persone alle prese con questioni personali?

Laurence: le persone abitualmente vengono da me perché qualcosa le fa soffrire o non va bene e vogliono sapere cosa sta succedendo, perché sta succedendo, e come farlo andar meglio. Parafrasando Nietzsche, una donna (e un uomo, ndr) può accettare qualsiasi “cosa”, se ne conosce il “perché”. Quindi conoscere il “perché” a livello archetipico è di incredibile aiuto e sollievo. Una volta che conosci il perché e osservi agire gli archetipi della tua carta natale, lavoriamo con la traduzione più profonda di quello che l’archetipo ti sta dicendo e come potresti esprimerlo in maniera diversa. Per esempio, se Marte è un archetipo dominante, ma l’unico modo che conosci per esprimerlo è essere crudele e picchiare la gente, cerchiamo un altro modo di agirlo lungo una scala di possibili manifestazioni.

Omega: stiamo cercando di disfarci di un archetipo che non è di aiuto, oppure di moderarlo?

Laurence: non puoi disfarti di un archetipo. Alcuni ci hanno provato! Ma non puoi. La mia filosofia di base è che

o tu agisci sugli Dei o gli Dei agiranno su te.

Il che significa che o agisci sul tuo Marte in maniera cosciente o Marte agirà su di te. Se hai frequenti scoppi d’ira, o la gente ti urla addosso o ti viene addosso in macchina, o continui a tagliarti in cucina o quando ti fai la barba – questi sono tutti esempi di Marte che agisce su di te. Per agire consapevolmente sul tuo Marte, puoi ad esempio concentrarti su un obiettivo, magari combattere per una causa e dare “in pasto” al tuo Marte qualcosa che vuoi fare coscientemente. Alcune volte penso agli archetipi come a dieci bambini in una stanza o in una classe scolastica. Non puoi dire: “Sai, non mi piacciono i bambini coi capelli rossi”, altrimenti quelli coi capelli rossi andranno in cucina a spaccare tutti i piatti! Piuttosto, trovi qualcosa di intelligente da fare per quel Marte, così da poter incoraggiare e dedicarti agli altri bambini.