La condizione di artista, come quella di leader e di orientando, è una condizione interiore che ciascuno può vivere e attivare, soprattutto quando desidera creare qualcosa che lasci un segno significativo del proprio passaggio.

L’opera d’arte che ciascuno può creare per sentire di non aver vissuto invano, è una presenza che chiede ascolto, dedizione, cura. Proprio come un figlio, richiede la capacità di stare nel vuoto, nella sorpresa, nello stupore per le piccole cose, nella gratitudine. In una parola, richiede fede, soprattutto quando la nostra idea è ancora in gestazione – sia essa la nostra creazione biologica o artistica. Come un contadino che non dubita che ciò che ha seminato darà a suo tempo i suoi frutti, possiamo immaginare la nostra creazione e nutrire la fede in ciò che ancora non si vede, ma tuttavia già esiste. Questa fede nell’invisibile è ciò che svilupperai nel percorso “l’opera che non muore”.

Un progetto creativo come la scrittura di un libro, di una canzone o la realizzazione di un prodotto, per avere successo, deve essere intrinsecamente e profondamente ecologico.

Alla pari di un’opera d’arte, qualsiasi progetto creativo, per dirsi pienamente compiuto, smette di appartenere al suo autore e diventa una presenza viva, universale, in cui ciascuno può rispecchiarsi e conoscersi. Il prodotto che stai creando serve soltanto a te o alla tua azienda – per guadagnare denaro, prestigio, quote di mercato – o può servire davvero anche ad altri? È l’ennesimo articolo che riempirà lo scaffale di un supermercato o le griglie di un negozio online o è un prodotto che produce consapevolezza? Perché il tuo prodotto sia ecologico e abbia successo, oggi, è necessario che il tuo io si faccia da parte all’interno della tua creazione e che ogni sforzo creativo (che poi è un piacere creativo) sia profuso al servizio di un ideale che va oltre te stesso, oltre il genere umano e arrivi a comprendere un particolare albero, fiume, lago, montagna, animale, che tu ami e di cui vuoi prenderti cura affinché non scompaia. Per chi progetti, per chi scrivi? Per te stesso o per i lupi? Nel percorso “leader giardinieri” svilupperai questa consapevolezza, utile anche ad allineare i tuoi collaboratori al tuo obiettivo, nel caso in cui il tuo progetto creativo coinvolga anche altre persone.

Se desideri che il tuo ideale profondo, il tuo insegnamento, si evolva oltre te stesso, devi permettere che questo ideale diventi un “ideale invisibile” capace di ispirare altri individui, a cominciare dai tuoi collaboratori.

Perché la tua opera d’arte (biologica o creativa) sia memorabile, ti è richiesto un atto d’amore che richiede una “morte metaforica”, grazie alla quale la tua opera possa diventare uno specchio non solo della tua storia personale, ma della storia di ciascun individuo. Dissolverti nella tua opera richiede lo stesso percorso che ti serve, come leader (della tua compagnia, orchestra, banda, bottega, troupe) a dissolverti nella tua squadra di collaboratori. Il percorso “leader invisibili” ti aiuterà in questa impresa.

Gestire un progetto artistico richiede anche capacità manageriali e di leadership che non smorzino l’ispirazione creativa.

Nel caso in cui tu ti trovi a gestire una squadra di collaboratori alla pari di un’azienda, il percorso “leader ben temperati” ti può fornire gli strumenti aiutare a gestire la complessità delle relazioni all’interno della tua azienda senza perdere l’ispirazione e la creatività.